Il test Embrace è un tipo di test genetico preimpianto non invasivo che consente di analizzare gli embrioni ottenuti tramite fecondazione in vitro (FIV) senza la necessità di effettuare una biopsia.
Questo metodo di analisi genetica non invasiva è particolarmente indicato per quei pazienti che hanno già affrontato diversi cicli di FIV senza successo o per donne in età avanzata, tra le altre situazioni.
Di seguito trovate un indice con i 7 punti che tratteremo in questo articolo.
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Che cos’è l’analisi genetica embrionale non invasiva?
Il test genetico preimpianto non invasivo, conosciuto anche con la sigla niPGT-A, è un metodo di analisi genetica che non richiede la biopsia dell’embrione, a differenza di quanto accade con il test genetico preimpianto (PGT). In questo caso, gli embrioni vengono coltivati in laboratorio fino al giorno 5-6 di sviluppo, cioè fino allo stadio di blastocisto.
Successivamente, viene raccolta la goccia in cui si trovava l’embrione, poiché da questo momento è presente la maggiore quantità di DNA. Questo mezzo di coltura viene analizzato con l’obiettivo di valutare gli embrioni e determinare quali di essi sono sani e quali presentano alterazioni genetiche. I blastocisti vengono vitrificati in attesa dei risultati.
Una volta ricevuti i risultati delle analisi genetiche, si procederà alla preparazione dell’endometrio e al trasferimento degli embrioni migliori.
In cosa consiste il test Embrace?
Si tratta di un metodo di analisi genetica preimpianto non invasivo che permette di conoscere il carico genetico degli embrioni senza dover effettuare una biopsia embrionale. È importante sottolineare che, prima di eseguire il test Embrace, è necessario sottoporsi a una fecondazione in vitro (FIV) presso un centro autorizzato.
Ad oggi, il test Embrace offre risultati con un’affidabilità dell’80%. Per questo motivo, questo test genetico non invasivo aiuta il personale medico a stabilire la priorità dell’embrione da trasferire, ma non a escluderlo.
Indicazioni del test Embrace
Il test Embrace o la diagnosi genetica preimpianto non invasiva è particolarmente raccomandato nelle seguenti situazioni:
- Pazienti con aborti ripetuti.
- Pazienti con fallimenti di impianto.
- Donne in età avanzata.
- Uomini con alterazioni cromosomiche negli spermatozoi.
- Pazienti i cui embrioni non hanno qualità sufficiente per essere biopsiati.
Sebbene queste siano le indicazioni principali, ciò non significa che non possa essere applicato in altre situazioni.
Tutti i pazienti che si sottopongono a un trattamento di fecondazione in vitro (FIV) possono scegliere un’analisi preimpianto non invasiva con l’obiettivo di ottimizzare il numero di trasferimenti embrionali e migliorare la selezione embrionale, se lo desiderano.
Quali vantaggi offre il test Embrace?
Il principale beneficio di questo tipo di analisi genetica non invasiva è che consente di aumentare la possibilità di avere un bambino sano. Il test Embrace classifica gli embrioni in base alla probabilità che siano sani.
Gli embrioni geneticamente più sani otterranno punteggi più alti rispetto a quelli che presentano alterazioni.
In questo modo verranno trasferiti per primi gli embrioni con i punteggi più alti dopo il test genetico.
Un altro vantaggio del test Embrace è la riduzione dei costi clinici, poiché non è necessaria la biopsia embrionale. Per questa ragione, molte più donne potranno beneficiare di questa analisi.
Inoltre, il test Embrace riduce il rischio di aborto spontaneo e di fallimento dell’impianto, diminuendo così il numero di trasferimenti embrionali e di tentativi necessari per realizzare il sogno dei pazienti: avere un bambino.
Domande più frequenti
Quali pazienti possono beneficiare maggiormente di un test preimpianto non invasivo?
Questo test può essere utile in diversi profili di pazienti:
- Donne con aborti ripetuti: Aiuta a individuare embrioni con assetto cromosomico corretto.
- Coppie con trasferimenti precedenti non riusciti: Migliora la selezione degli embrioni con maggior potenziale d’impianto.
- Pazienti che desiderano evitare biopsie invasive: Procedura delicata e priva di rischi per l’embrione.
- Donne in età materna avanzata: Con l’età aumenta il rischio di anomalie cromosomiche e il test può facilitare l’identificazione di embrioni sani.
Il test Embrace provoca danni all'embrione?
No. Il test Embrace è un metodo diagnostico preimpianto non invasivo poiché non richiede l'esecuzione di una biopsia embrionale, a differenza di quanto avviene nella diagnosi genetica preimpianto (PGD).
Questo metodo analizza la goccia del terreno di coltura in cui si è sviluppato l'embrione fino al quinto giorno di sviluppo, quindi l'embrione non viene manipolato.
Quando sarà possibile effettuare il trasferimento embrionale dopo il test Embrace?
Non esiste un periodo di tempo preciso, poiché dipenderà dal carico di lavoro del laboratorio e dal tempo necessario per ottenere i risultati. Tuttavia, una volta che i risultati del test Embrace saranno disponibili, la paziente potrà iniziare la preparazione endometriale il prima possibile.
Letture consigliate
Questo tipo di analisi genetica non è disponibile in tutti i centri di fertilità, ma non è lo stesso per la DGP. Se desideri ottenere maggiori informazioni su questo metodo di analisi genetica, ti consigliamo di visitare il seguente articolo: Diagnosi Genetica Preimpiantazionale (DGP): Procedura e Indicazioni.
Nel caso in cui nessun embrione sia idoneo al trasferimento, un’alternativa potrebbe essere ricorrere a gameti donati. Ti invitiamo a visitare il seguente articolo se desideri maggiori informazioni: Riproduzione assistita con donazione di ovuli e sperma.
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Bibliografia
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Domande più frequenti: 'Quali pazienti possono beneficiare maggiormente di un test preimpianto non invasivo?', 'Il test Embrace provoca danni all'embrione?' e 'Quando sarà possibile effettuare il trasferimento embrionale dopo il test Embrace?'.




