Per essere un donatore è necessario soddisfare una serie condizioni, solitamente abbastanza restrittive, perciò il numero di candidati scartati è molto alto. Si calcola che solo un donatore su dieci viene selezionato, ciò significa che, anche se questo dato cambia in base alla clinica, circa il 90% degli uomini viene respinto.
Il requisito più importante e indispensabile è godere di buona salute, non si deve essere affetti da nessuna malattia. Vengono realizzati test delle urine e prelievi di sangue per realizzare un'analisi completa e, oltre a verificare che non sia presente alcuna malattia trasmessa sessualmente (ETS), si effettua anche un'esame del cariotipo. Attraverso quest'ultimo test si ricerca la presenza di un'alterazione cromosomica. È necessario che nessun membro della famiglia sia affetto da una malattia ereditaria o disturbi prischiatrici.
Il donatore è una persona giovane ed è essenziale che sia maggiorenne. Anche se legalmente l'età massima per donare sperma è di 50 anni, le cliniche di fecondazione assistita hanno raggiunto una accordo e accettano solo donatori tra i 18 e i 35 anni.
È necessario inoltre che il donatore abbia un numero di figli inferiore a sei; la legge di procreazione assistita ha imposto questo limite in quanto al numero di figli che si possono ottenere dal seme di un donatore, per evitare che si incorra in problemi di consanguineità e che nella stessa popolazione si abbiano molti figli di una stessa persona che, per caso, mantengano relazioni, in questo modo si evitano problemi genetici e etici.
La qualità del seme richiesta è molto alta, l'uomo in questione deve avere un buon volume dell'eiaculato, con una concentrazione alta di spermatozoi. I parametri che questi spermatozoi devono soddisfare sono:
- Vitalità: la vitalità deve essere minimo dell'80%.
- Buona mobilità, con una percentuale molto ridotta di spermatozoi immobili.
- La morfologia deve essere buona: testa ovale, parte centrale intatta e coda lunga e diritta.
Il seme sarà congelato e decongelato, per questo è essenziale che la vitalità e la mobilità siano al di sopra dei valori medi della popolazione fertile, in modo che, una volta decongelato per essere utilizzato, nonostate le perdite inevitabili del processo di congelazione, abbia ancora una buona concentrazione e qualità per qualsiasi tecnica di riproduzione assistita.
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Autore
Questo articolo è stato scritto e recensito dal team inviTRA.
Credo sia un’azione molto altruista nei confronti di chi non può avere figli, purtroppo i miei problemi di salute non mi hanno permesso di aiutare gli altri a realizzare il sogno di essere genitori e di questo sono molto dispiaciuto.
Un saluto a tutti, continuate così, la rivista è fantastica.