Il liquido amniotico si trova all'interno del sacco amniotico; la sua principale funzione è di avvolgere l'embrione: agisce fornendogli un ambiente in cui svilupparsi e lo protegge, ammortizzando i movimenti della madre.
Si forma a partire dalle due settimane di gestazione, ed è composto basicamente da acqua: durante le fasi della gravidanza, si aggiungono proteine, idrati di carbonio, glucidi ed elettroliti, che aiutano il feto a svilupparsi, anche se il componente principale è l'urina fetale.
Di fatto, è prodotto dall'urina del feto e dalle cellule della cavità amniotica: il liquido è in circolazione, il feto lo ingerisce e lo espelle costantemente, rinnovandolo. La quantità massima di liquido amniotico durante il processo di gravidanza è di 800 ml, e si raggiunge nella trentaquattresima settimana, mentre nella quarantesima settimana il liquido amniotico occupa un volume di circa 600 ml.
Le funzioni del liquido sono:
- Proteggere l'embrione o il feto da colpi esterni e movimenti improvvisi.
- Ammortizzare i movimenti del feto, perché la madre non senta dolore.
- Proteggere l'embrione dai cambi di temperatura che può soffrire la madre.
- Garantire mobilità al feto, evitando che il sacco amniotico che lo contiene aderisca al suo corpo.
- Permettere il corretto sviluppo dei polmoni.
Una delle prove prenatali che si possono effettuare è l'amniocentesi, in cui si estrae un piccolo campione di liquido amniotico, per analizzare l'informazione genetica del feto.
Le alterazioni nella quantità di liquido amniotico di solito richiedono un ulteriore controllo della gravidanza.
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Questo articolo è stato scritto e recensito dal team inviTRA.