Nel caso in cui non si effettui una diagnosi genetica preimpianto, l'opzione sarebbe quella di fare una diagnosi genetica prenatale attraverso l'amniocentesi o il prelievo di villi coriali. Il problema con questo tipo di diagnosi è che, avendo già ottenuto una gravidanza, se non si vuole continuare a portarla avanti a causa di una malattia genetica, si dovrebbe interrompere la gravidanza volontariamente.
Inoltre, i genitori possono decidere di non utilizzare i loro ovuli e/o sperma per evitare di trasmettere alterazioni genetiche alla prole. In questo caso si utilizzerebbero gameti, ovuli e/o sperma della donatrice.
Potete leggere l'intero articolo a: Diagnosi Genetica Preimpiantazionale (DGP): Procedura e Indicazioni ( 71).
Zaira Salvador
Embriologa
Laureato in Biotecnologia presso l'Università Politecnica di Valencia (UPV), laurea in Biotecnologia presso l'Università Nazionale d'Irlanda a Galway (NUIG) ed embriologo con un Master in Biotecnologia della Riproduzione Umana dell'Università di Valencia in collaborazione con l'Istituto Valenciano di Infertilità (IVI).
Numero associato: 3185-CV