L'ecografia tridimensionale (3D) fu introdotta in ginecologia a fine anni 80 inizio anni 90, rivoluzionando il campo della diagnostica per immagine, dato che offre un'impressionante risoluzione e nitidezza del feto rispetto all'ecografia convenzionale in due dimensioni.
L'ecografia in 3D si basa sullo stesso principio basico degli ultrasuoni, incorporando anche la misura del volume fetale rispetto all'ecografia realizzata in due piani. Ci mostra un'immagine statica del feto in tre dimensioni e delle sue strutture, con un colore più nitido del bianco e nero dell'ecografia tradizionale. Il terzo piano incorporato, è il piano frontale, se parliamo di sonde addominali, e il piano trasversale nelle sonde vaginali.
L'ecografia in 3D si realizza solitamente in mmaniera complementare a quella tradizionale.
Attualmente ci sono strumenti ad elevato livello tecnologico che offorno una traccia e una cattura dell'immagine in maniera rapida, ottenendo successivamente l'immagine tridimensionale del feto, che rimane registrato nel software del sistema informatico.
Con questa ecografia è possibile differenziare, nonostante la poche settimana di gestazione (dodicesima o tredicesima settimana di gravidanza), tutte le parti del viso del feto come naso, bocca, occhi, orecchie e altre come il cranio, il cervello e, molto importante, il cuore. Questo esame aiuta ad individuare alcune malformazioni o anomalie che possano passare inosservate in una cattiva immagine in 2D.
Realizzazione dell'ecografia
L'ecografia in tre dimensioni si realizza in 3 fasi differenti. Una della chiavi per ottenere una buona immagine del feto in 3D, è quella di ottenere preventivamente un'immagine di alta qualità in 2D. Queste tre fasi si realizzano all'istante ottenendo l'immagine del feto in 3 o 4 secondi circa.
- Prima si effettua un'analsi del volume del feto, si raccolgono sia i dati di posizione fetale che di dimensione fetale in 2D.
- La seconda fase consiste nell'analisi multipla di tutti i dati raccolti preventivamente.
- Nella terza fase si ricostruisce l'immagine in 3D, a partire dall'esplorazione dei tre piani nello spazio.
Vantaggi
Dato che l'immagine è più nitida e informativa è possibile rilevare malformazioni nel feto con maggior precisione.
È positivo anche il fatto che si riduca il tempo di esplorazione. Potendo registrare le immagini del feto, il ginecologo può effettuare una successiva analisi più esaustiva e consultare anche altri aspetti.
Grazie alla nitidezza dell'immagine, è possibile individuare difetti nella pelle del feto, come il labbro leporino o la fessura labiale.
Con questo metodo si misura il volume del feto, ma permette anche di sapere quale sia il volume che ognuno degli organi del bambino occupa. Risulta più semplice quindi vedere anomalie nello sviluppo o l'organogenesi.
Mettendo da parte la sua ultilità per la diagnostica, ha una grande utilità pedagogica per i futuri genitori. Con le immagini più chiare gli viene spiegato come sta avanzando lo sviluppo del bambino.
Come ultima cosa, con la eco 3D la madre e il padre hanno a disposizione un CD con le immagini del loro bambino come ricordo.
Svantaggi
Solo se si ottengono alcune buone immagini in 2D se ne avranno delle buone in 3D. Secondo la Dtt.ssa Marie-Thérése Verdy, ginecologa-ostetrica, gli ultrasuoni inviati dalla sonda 3D sono più intendi di quelli inviati dalla sonda 2D, è per questo motivo che si sconsiglia di usarla come ecografia di routine.
Il tempo impiegato per ottnere una buona immagine, a volte pu`po essere molto lungo. Questo si deve al fatto che è una tecnica difficile da apprendere e solo il personale specializzato può effettuare una buona ecografia.
Infine, un altro possibile inconveniente dell'ecografia 3D è che il suo prezzo è più elevato rispetto a quello di un ecografia normale.
Facciamo ogni sforzo per fornirvi informazioni della massima qualità.
🙏 Per favore condividi questo articolo se ti è piaciuto. 💜💜 Aiutaci a continuare!
Autore
Questo articolo è stato scritto e recensito dal team inviTRA.