Cesareo

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Aggiornato il 12/08/2015

Ci troviamo di fronte alla generale tendenza di realizzare parti cesarei, pur essendo, in molti casi, del tutto non necessari. Le statistiche ci riferiscono di un 22% di cesarei annuali negli ospedali pubblici spagnoli, arrivando anche al 43% negli ospedali privati. Dobbiamo allora informarci su cosa sia un cesareo.

Viene chiamato cesareo quel procedimento chirurgico attraverso il quale un bambino viene dato alla luce dall'addome materno. A tal fine, viene effettuata un'incisione addominale (laparotomia) fino ad arrivare all'utero e, in seguito, un'altra nell'utero (isterotomia). Questo tipo di intervento richiede un'anestesia; si utilizza quindi l'epidurale, in modo che la madre rimanga sempre sveglia.

Parto cesareo programmato

I documenti storici riferiscono che Giulio Cesare nacque con un parto cesareo e che da questo derivi il suo nome.

Questa incisione si realizza solitamente in maniera trasversale nel basso ventre, ovvero in orizzontale, proprio sotto le ossa pubiche, in modo che risulti esteticamente più vantaggioso, anche se comporta una maggiore difficoltà tecnica. La suddetta incisione è conosciuta come incisione o taglio bikini. Potrebbe anche essere fatto orizzontalmente, come una cerniera; ciò nonostante, solitamente non viene effettuata perchè non è esteticamente bella .

Un altro vantaggio della bassa incisione trasversale, è che permette alla donna di poter aver parti vaginali nelle future gravidanze.

Attualmente la chirurgia ha progredito molto e l'intero processo può durare approssimatamente dai 15 ai 20 minuti, incluendo anche l'estrazione della placenta dalla stessa incisione da cui è nato il bambino.

La sicurezza relativa di questa incisione, ci ha fatto dimenticarne i rischi, questo ha permesso che la percentuale di nascite per cesareo aumentasse, con una media del 20%, al di sopra di quanto raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Indicazioni per realizzare un cesareo

Come tutti gli inerventi in cui si entra in una sala operatoria, esistono rischi e complicazioni, incluse la perdita di salute e anche la vita materna, ciò fa sì che questa tecnica si realizzi solo in caso di indicazione medica. Nel nostro articolo "Parto normale o cesareo?" vengono fornite maggiori informazioni a riguardo.

I casi in cui sarebbe indicato effettuare un cesareo sono i seguenti:

  • il bambino è in posizione podalica, trasversale o con i piedi davanti.
  • La madre ha subito altri interventi nel'utero o precedenti cesarei.
  • Il bambino è troppo grande.
  • Placenta previa.
  • Il parto si arresta e non può essere portato a termine.
  • Prolasso del cordone ombelicale o cordone arrotolato attorno al collo del bambino.
  • La madre presenta un'infezione che può essere trasmessa al bambino attraverso il canale del parto (trasmissione verticale), come l'HIV o il virus del'herpes.
  • Il bambino presenta bradicardia (diminuzione del ritmo cardiaco) o qualche altro stress che indichi sofferenza fetale.
  • La madre soffre di diabete, ipertensione o qualche altra malattia rapidità nel procedimento.

Tipi di cesareo

Nei casi in cui si realizza un cesareo, i benefeci devono superare i rischi.

Il cesareo può programmarsi con anticipo e in questo caso si parla di cesareo elettivo. Questo tipo di cesareo viene solitamente programmato tra la 37sima e la 38sima settimana di gestazione, garantendo che il bambino sia sufficientemente maturo e sviluppato.

Possiamo classificare i cesarei in tre gruppi: cesareo elettivo o programmato, cesareo d'urgenza durante la gravidanza o il parto e cesareo durante il parto.

Non dobbiamo dimenticarci che, nonostante al giorno d'oggi il cesareo sia un intervento abbastanza sicuro, non smette di essere un intervento chirurgico, con tutti i rischi che questo può comportare.

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Questo articolo è stato scritto e recensito dal team inviTRA.

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